Pagina:Guida della montagna pistoiese 1878.djvu/153


il cimone 143


zio, godere la vista di due mari, il Tirreno e l’Adriatico, e delle nevose Alpi al di là di Verona distanti 80 o 90 miglia. Parecchie signore hanno fatto quest’ascensione cavalcando asini o muli; v’hanno però tratti nei quali si debbono servire delle sole loro gambe, mentre su certi luoghi assai dirupati non sarebbe possibile l’affidare sè stessi sulla schiena di questi animali; però, convien dirlo, essi sono l’unico mezzo di trasporto adatto alla scabrosità dei sentieri, e alla fin dei conti riesce anche aggradevole. Da solo e senza guida feci la gita al Cimone pigliando la via seguita dalla sommità del Libro aperto, e discendendo pel fianco del monte verso Fiumalbo, e in 11 ore la compii facendo due soste di un’ora e mezzo per ciascuna. Sebbene fossero le 2 pom., ora poco acconcia a godere panorami, allorchè giunsi sulla cima potei vedere distintamente Modena e Reggio, il mare di Livorno e le colline che contornano Firenze. Al dì là di Modena vidi una nebbia rossiccia che cuopriva la pianura lombarda, e al di sopra della nebbia torreggiavano le Alpi coi loro contorni frastagliati e coperti di neve.

A chi voglia salire sul Cimone si offrono tre itinerarii tutti facili, non costosi e piacevoli.

Il primo da Bologna a Modena per ferrovia, indi in vettura per la Giardinia toccando Formiggine, la Serra, Pavullo, Lama, Pievepelago, Fiumalbo: circa 90 chilometri da Modena.

Poco dopo Pavullo si può prendere la strada, pure rotabile, di Val di Sasso e Sestola, indi per