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134 | da boscolungo ai bagni di lucca |
turino che aveva condotto con molta disinvoltura la sua bestia per circa 18 chilometri lungo una strada ineguale e difficile. Quindi m’incamminai verso Boscolungo per le Tre Potenze. Pur seguendo la direzione della strada, si possono fare molte scorciatoie; e un miglio e più può essere risparmiato, salendo diritto dalla strada al ponte in rovina sopra il torrente che scende fra le Tre Potenze e Rondinaio. Questi luoghi presentano una scena più selvaggia che bella. Il Rondinaio è nudo e deserto; e le gole profonde sul suo fianco, appellate Botri, sono di un colore grigio e prive affatto di boschi. Ciò non ostante vi sono buoni pascoli estivi, e gli abitanti e le loro capanne non hanno poi l’aria tanto meschina. Botri richiama in particolare la escursione dei botanici, dei geologi, e dei pittori. Dopo una passeggiata di due ore e mezzo, mi trovava alla distanza di circa 5 chilometri da Foce a Giogo. Io sapeva che a questo punto doveva lasciare la strada e m’immaginava dover null’altro fare, che scendere nella valle del Sestaione. Fui invece un poco mortificato quando un buon vecchio, che di certo mi credeva sordo, mi condusse sopra un rialto dietro la sua casa e mostrandomi col dito un profondo burrone, mi disse di attraversarlo e poi di salire diritto il fianco del monte che mi stava di fronte: Se camminate con passo lesto, soggiunse, in due orette arrivate in cima, e di là vedrete sotto di voi il Lago Nero.
«Aveva dunque dinanzi a me una salita di 600