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brillante iride, che trasforma la cascata in un vortice di svariati colori.

Si ritorna a Bondione donde comoda via carrozzabile riconduce a Bergamo.

Che se taluno, più ardimentoso per abitudine di viaggi alpini, volesse spingersi a visitare la sorgente del fiume Serio, ascenderà l’erta costa ad est della Cascata, detta la Scala; in un’ora guadagna il bell’altipiano di Barbellino, e di là in tre ore di faticosa salita tocca la vedretta del Torbio (metri 2200 circa sul liv. del mare) formata dalle nevi eterne del Pizzo Strinato e del Monte di Glenno. Attraversata la vedretta senza pericolo, e superato il vicino costone del Torbio scenderà dalla parte opposta al solitario lago di Barbellino, la cui limpide acque formano spiccato contrasto colle orride balze a picco, che l’accerchiano.

Alimentano il lago numerose cascatelle, che con selvaggio rumore precipitano da quelle rupi, e una larga scaturigine, la quale per aver perenne zampillo anche nella rigida stagione si suole dai montanari additare per la vera origine del fiume, come appunto si asserisce pel Reno interiore e pel Rodano. Il ritorno al pascolo di Barbellino si effettua seguendo l’emissario del lago, che si fa strada attraverso stretto burrone. Dalla vedretta al lago, e da questa a Bondione si impiegano