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strette; traversato il torrente Povo al pittoresco ponte di Glenno si sale al villaggio di Nona, donde per la via, che serve a tradurre il minerale di ferro dalle cave che sono aperte quasi al passo Manina si giunge a questo in quattro ore.

La gita è rimarchevole per la continua prospettiva della Presolana, le cui vette di bianche e nude roccie dolomitiche si elevano giganti dalle fitte ed oscure foreste di abeti e di faggi di Collere.

Dal passo di Manina in due ore si scende a Lizzola, donde per amenissima e comoda strada in un’ora si è in fondo alla Valle Seriana superiore, a Bondione.

Quivi è discreto albergo, di cui è opportuno profittare per visitare la cascata del Serio nel mattino vegnente. Da Bondione rimontando anche con cavalcatura la Valle del Serio per la via, che pel passo di Barbellino conduce in Valtellina, si giunge in due ore ad un ampio anfiteatro di alti monti dalle cime nevose, e quivi si offre il sorprendente spettacolo della cascata; la settima in Europa, più che doppia in volume, e tripla di altezza di quella famosa di Terni.

(Gli atlanti più reputati di geografia la segnano alta metri 250).

Salendo alquanto la costa ad est della cascata si ammira il grandioso effetto di una