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lero autribuire. L’architettura, benchè non conservata scupolosamente, ed i bassi rilievi dinotano, che questo bellissimo tempietto rimonta ai primordi del risorgimento dell’arte in Italia, uniformandosi all’opere di Pisa e di Venezia (1100, 1200). Originariamente trovavasi in S. Maria Maggiore.

S. Maria Maggiore.

Questa basilica ha forma di croce greca. Originariamente edificata sul gusto gotico, o tedesco da maestro Fredi nel 1137, s’andò poi successivamente modificando. La porta che guarda alla Piazza Vecchia è opera di Gio. Campilioni o Campione, (1355) come pure l’altra opposta a mezzo giorno. Gli stucchi, le dorature, i dipinti di cui sono riempite le volte sono opere più moderne ed incominciate per voto fatto dalla Città in occasione di peste nel 1400.

Si ammira in questo tempio la bella tela alla cantoria verso il pubblico che rappresenta l’adorazione dei Pastori del Cavagna, alla quale fa riscontro quella dei Magi del Talpino. Nel Coro gli Apostoli sono di Ercole Procacino; Maria Vergine assunta, dipinta sulla lavagna, di Giampaolo Cavagna. Il Presbiterio ed il Coro sono ornati da stupende tarsie ed intagli in legno dei Capo di Ferro, dei Belli,