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ostacolo falso o reale. Buoni indizi in questo senso si ponno già a quest’ora additare.
Boschi. — Sulle schiene dei monti i boschi sommerebbero nel 1867 a 85 mila Ettari: nel 1824 erano però di 130 mila: 44 mila vennero dissodati o distrutti in 43 anni! L’apertura delle strade operata nel corso di questo secolo agevolò un atterramento esagerato di selve d’alto fusto, fra le quali grande parte, di resinosi.
Ne trasse momentaneo lucro poca gente accorta ed interessata e rimasero impoverite per sempre di questa fonte perenne di ricchezza e di salute, non poche valli, che non seppero farne tesoro. I boschi di cedro si vanno però sostituendo, quasi dovunque potè subentrare il privato ai comuni possessori antichi: il valore crescente delle legne da fuoco e dei carboni, che vanno a Milano ajuta sempre più l’aumentare di questa vantaggiosa produzione. Dove al contrario sussiste la proprietà boschiva dei comuni con tutti quegli arbitri inseparabili dalle troppo autonome e piccole amministrazioni comunali, le rimangano tuttavia quasi spogli da ogni foglia antica, vastissime estenzioni, mentre il vago pascolo delle capre e le inveterate abitudini di legnatico e di far foglia per lettime, vi perpetuano ancora sempre la miseria ed il ladroneggio di gente disoccu-