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D’UDINE 53

moso architetto. In codest’ultimo è da ammirarsi l’attico appartamento, dove son di recente dipinti egregiamente a fresco dal signor Odorico Politi dei fatti di greca storia. La sala è condotta a fresco con figure e puttini alla maniera del Quaglia, ma d’uno stile più grandioso, e più scelto. Porta in lettere majuscole l’iscrizione Martinus Fischer pinxit 1702. Più innanzi, verso il borgo di Gemona, al N. 1534 havvi la casa di Giovan da Udine, da lui con istucchi al di dentro, e al di fuori con istucchi e pitture adornata1. Vicino è da vedersi la nobile abitazione dei conti Florio per la sceltissima e ricca libreria eretta con idee veramente principesche; in cui oltre le stupende raccolte di opere classiche, sono da ammirarsi parecchie edizioni del secolo decimo quinto, ed alcuni codici preziosissimi. In faccia la casa Bertuzzi, dove ti ferma lo sguardo una interna porta scolpita nei buoni tempi d’un lavorìo semplicissimo, ma tale da non potersene desiderare il più vago. Nella contrada di Porta nuova il N. 157. è decorato da una Madonna a fresco, l’unica opera di Bernardino Blaceo, tuttora esistente. Per lavori del Quaglia sono rinomate fra l’altre la casa Deciani in borgo d’Aquileja, Mantica presso il duomo, in Poscolle Maniago, e finalmente Antonini di patriarcato. In questo palazzo per essere maestoso e bello ha ingrandito le sue idee, e qui infatti si gode il di lui capo lavoro2.

  1. Storia 243.
  2. Le pitture di questi palazzi sono descritte nella storia pag. 259. e seguenti.