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D’UDINE 17

Mercato vecchio la insigne statua della Madonna col Bambino, nel pensiero somigliante a parecchie altre, che sparse ammiransi per Venezia1. Infatti fu dessa scolpita dall’autore stesso, che nel ducal palazzo operò la ricchissima e bellissima porta, così detta della carta2. Non erano anticamente le arcate, come al presente appajono, tutte aperte, ma sì chiuse dalla parte di mezzogiorno. Nel 1642. la città, dopo aver sentito il parere de’ più assennati architetti, deliberò di tutte aprirle, e incaricò dell’impresa l’ingegnere Pietro Bagatella, il quale felicemente vi riuscì3. In tale occasione fu anche tolta la muraglia di mezzo, che l’entrata separava in due parti, sulla quale vedeasi pinta di mano del Pordenone ia Vergine col Bambino, e tre angioletti, che suonano, trasportati, segando il muro, nel luogo ove adesso si ammirano4. Nell’opposta parete vi sta il deposito marmoreo eretto al luogotenente Trevisan, fregiato a chiaroscuro di varie figure di Pellegrino da san Daniele5. Salendo la scala s’incontra la insigne porta di Palladio, la quale essendo angusta e povera nella parte esterna, egli ha saputo col mezzo dei riquadri ingrandire, dandole la maestà conveniente ad una vastissima sala. Si vede di fatti, entrando in essa, sebbene non mai finita, che le quattro colonne corintie indicano con quanto nobili idee volevasi edi-

  1. Cicognara storia della scultura. Venezia 1813. dove nel I volume Tav. XXXI. sono incise molte Madonne a questa simili.
  2. Doc. V. a
  3. Doc. VI. a
  4. Storia 197.
  5. Idem. 180.