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rente andava all’occidente del monticello che diede nome a Montecchio, verso Erbanno, e deviolla Abramo Federici nel 1511. Nel 1200 il sindaco di Montecchio coi Federici conveniva d’accordare loro uno de’ consoli del comune, e Brescia nel 1270 manteneva a Montecchio un probo viro perchè vi ricevesse le zattere (bine) di legname per essa, e le facesse andare al di lei massaro in Iseo. Sul vertice del monticello d’arenaria rossa, isolato tra Darfo ed Erbanno, era la massima rocca de’ Federici, rocca antica che Brescia aveva fatto restaurare nel 906, e che ora serba poche vestigia. A piè di quel dorso nel 1684 si gettò quel magnifico ponte di 24 metri d’arco e di 34 metri sul pelo dell’acqua al culmine, ponte che vuolsi vedere come uno de’ siti più pittoreschi della valle. Presso il ponte ad oriente è la chiesetta dell’Immacolata ch’era tutta dipinta entro e fuori a fresco prima del 1500, ma che ora serba solo le pitture interne del vôlto, notevoli per la storia dell’arte.