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diventare anche alle barche. Questo è il bacino della vite, degli ulivi, del gelso, dei vimini, delle selve castanili a giardinaggio nel pedemonte da Pisogne a Darfo, del porfido, dei calcari, del gesso.

Il secondo bacino si leva da Malegno a Monno per 37 chilometri, e da metri 250 ad 850; è bacino più angusto; è quello ove predominano l’arenaria rossa e le ardesie, è il bacino de’ mandriani e delle principali ferriere.

Il terzo bacino è tutto alpino e pastorale senza castagni e noci ed altri alberi fruttiferi, senza mais e frumento invernale. È il bacino del granito e de’ ghiacciai, s’allunga 22 chilometri come il primo, salendo da 850 metri da Monno, a 1250 a Ponte di Legno, e 1977 nel passo del Tonale.

De’ sessanta mila abitanti di tutta la Valle Camonica, stanno 24 mila nel grembo inferiore, sparti in 17 Comuni, 37 mila in quello di mezzo compresi in 28 Comuni, e solo sei mila nel superiore distribuiti in sette Comuni.


GEOLOGIA.


Nessun paese d’Europa, tranne alcuni tratti della Svizzera, offre tanto e sì svariato argomento di studio ai paesisti, ai naturalisti, ai geologi, agli industriali, come il tratto di 112 chilometri da Sarnico alla cima