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chia attuale di Pisogne sorse sull’antica, della quale non rimasero traccie, e fu costrutta nel 1485, dipinta poi alla fine di quel secolo nella facciata. La parrocchiale nuova, magnifica pel sito e per la grandezza, si fabbricò dal 1769 al 1798.

A pochi passi da Pisogne, verso la valle, sta la chiesa della Madonna della neve, eretta nel 1400, dove nell’interno serbansi dipinti preziosi a fresco di Romanino, che sul lato esterno settentrionale figurò stupendamente l’adorazione dei Magi, ora quasi affatto smarrita. Sulla facciata, verso la fine del secolo XV, d’ambo i lati della porta, pennello ignoto ma della scuola paesana, dipinse simboli della redenzione e della morte, con allusioni critiche ai vizii del clero. Quel dipinto venne illustrato primamente da noi nel 1846. È notevole a Pisogne anche la facciata della Pieve vecchia con porta maggiore d’arenaria rossa scolpita, chiesa ricostrutta del 1487.

Nessun sito della valle del Po ha condizioni tanto propizie alla siderurgia come Pisogne. Filoni di ferro spatico in Val Rizzolo ed a Grignaghe a lieve altezza, minerale eccellente per ghisa cristallina o lamellare (spiegel eisen), monti boscosissimi e di facile pendio, forno e fucine al labbro del lago. Il forno di Pisogne fu per eccitamento di Battista Cavallini sino dal 1844 ridotto ad aria calda, e primo in Italia adottò questo progresso, onde potè elevare a 45 quintali di