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vi costruirono filanda a vapore di 100 bacinelle. Vi è pure a vapore un pressoio d’olio d’uliva, e nel 1877 vi si prese a cavare un calcare che nelle fornaci di Palazzolo si converte in cemento idraulico ed in Portland. Nel 1440 Venezia concesse a Riva libertà di navigazione. Via carrozzabile mena da Riva a Solto ed in Val Cavallina. — Abitanti di Riva 595.


Castro. — Fra Riva e Castro svolgesi un seno mirabile detto il bogn (bugnas in sanscritto vale curva), dove le stratificazioni da inclinate si raddrizzano perpendicolari. Castro al nome antico latino vuol dire luogo forte, ed era allo sbocco della Val Camonica e Seriana nel lago. Castro fu prima di Lovere, e la parrocchia di Lovere era dipendente da quella di Castro rimontante fino al secolo ottavo. Negli Statuti di Bergamo del 1331 si nomina il mercato di Castro e non quello di Lovere. Il Castro antico era alto, nel sito ove veggonsi le vestigia di castello; l’attuale era il porto, il mercato. Il piano su cui siede il Castro moderno venne preparato dai depositi del fiume Tinasso, già detto Inzine, scendente col nome di Borleza dal piede orientale di Clusone, per gettarsi sotto Sovere in voragine profonda 70 metri, che arditamente si coperse colla via nazionale nel 1835. La Borlezza anticamente si gettava nei laghi di Gaiano e d’Endine, poscia a Sovere si aperse varco nel Ti-