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Iseo, Sulzano, Sale, Siviano, degli Oldofredi ad Iseo, Provaglio, Peschiera, de’ Panigoni a Riva, de’ Masperoni a Monticello Brusati, de’ Sala a Clusane. Iseo si notò per spirito di progresso nel moto cisalpino del 1797, nel carbonarismo del 1821, nella Giovine Italia del 1832, ed il 2 febbraio del 1848 diede il primo segnale della insurrezione lombarda.

Nel 1834 s’incominciò sul lago d’Iseo l’esperimento di navigazione a vapore, e nel 1856 vi si pose il piroscafo Sebino, poi Tadini, al quale si aggiunsero il Commercio nel 1868, la Vega nel 1880, il rapido Tonale nel 1883, il Lovere nel 1885.

La navigazione a vela vi è fatta con 35 barche da 45 tonellate in medio, da 7 dalle venticinque alle trenta tonellate, oltre circa 40 minori. La pesca poi vi è esercitata con 153 barchette a due remi.

La caccia alle anitre, esercitata con ordine di battaglia, ogni anno il giorno di S. Stefano (26 dicembre), due secoli sono dava una preda di circa 300 capi. Ora è quasi abbandonata per mancanza di selvaggina.

Agli svariati spettacoli di questo lago s’aggiunsero la meraviglia dell’arte, nella mirabile via di undici chilometri, aperta tra roccie a picco e sinuose fra Marone e Pisogne dal 1828 al 1850.. È alternanza di gallerie sonanti, di catolli spaccati, di seni cavati nella compatta dolomite, di volti gettati sugli