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già ricco di pesce, ma si ridusse a grande povertà per abusi di pesca con reti distruggenti uova e neonati; reti e modi sempre proibiti dalle leggi, ma inutilmente. I migliori de’ pesci suoi sono: la tinca, la sardella, il persico, la trota. Pare che anticamente avesse anche il carpione, che ora è speciale del Garda, al quale manca il persico, e dal 1800 ha la bosa trisa (bottatrice) propria del lago di Como, e portataci da Pietro Parigi di Sarnico. Il decreto ministeriale 7 aprile 1868 approvò un savio Regolamento di pesca su questo lago, surrogato da quello 13 giugno 1880.