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meridiane prosperano gli ulivi. Ivi sul ciglio della lama, tra querceti, spicca gruppo pittoresco di case, fiancheggiate da chiesetta, che al lato esterno orientale appare ampliata almeno tre volte. Sino al 1440 era d’un piccolo monastero di cenobiti di Cluny, indi del 1536 fu de’ canonici di S. Salvatore di Brescia. Dalla fine del secolo scorso è della famiglia Bergomi d’Iseo. Vi sono serbati capitelli romani ed una figura mitriaca, onde s’argomenta che quivi i benedettini, intorno ai ruderi di tempio del sole, facessero costruire piccolo oratorio. — Abitanti 1418.


Iseo. — I romani chiamavano Iseum il sacrario d’Iside, nume venerato anche nella valle del Po nel secolo secondo, culto del quale rimase tradizione ad Iseo. Sito di confine e di mercato di scambio fra Reti e Camuni e Cenomani prima, indi di commerci tra pianigiani e montanari, come Desenzano, Peschiera, Lecco, Arona, Sesto Calende. Una lapide romana trovatavi porta il nome di un merkator una carta del mille parla del pubblico mercato d’Isex1, ed una del 1107 dice di contesa pel porto fatta coi Loveresi. Sino dal V secolo ebbe chiesa plebana, e la di lui rocca venne restaurata nel 909 per timore degli Ungheri. Iseo diventato propugnacolo di confine della repubblica di Brescia contro quella di Bergamo, già

  1. Il nome Ises compare già in un documento dell’anno 882.