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Alfonso tirato su a uno a uno Canaccio con una compagnia di circa a trenta della ordinanza di Casentino, ne amazzò qualcuno e gli altri tenne a prigione e cominciò a salutare e’ nostri colle artiglierie; dove sendo ferito che poco poi ne mori Pagolo da Parrano, le gente nostre si ritirorono a luoghi ioro, maravigliandosi ognuno che per si poco acquisto avcSAno fatto un trattato di questa sorte; ma si intese poi che el disegno loro fu o di assaltare el campo con speranza di avergli a disordinare giugnendogli fuora della opinione loro o di assaltare el ponte e gli alloggiamenti di San Piero in Grado, ma si ritennono per conforto di Tarlatino, el quale o parendogli essere troppo debole o dubitando che Alfonso non facessi qualche colpo di maestro non gli lasciò uscire fuora. Ordinato di poi e posto el terzo campo a Mezzana, si eominciorono a strignere piú le cose di Pisa, perché lo staio del grano vi valeva piú di dieci lire ed al continuo rincarava, perché drento ne era poca quantitá ed e’ passi erano in modo chiusi che ve ne poteva entrare poca somma; nondimeno la ostinazione loro era grande, massime in una sorte di cani e’ quali tenevano sotto la moltitudine, parte con paura, parte pascendola con speranza di soccorso fuora e di nuova ricolta; della quale per privargli si deliberò dare el guasto e si conobbe el paese essere si abondante e le biade si belle che ogni poco intorno alle mura che si lasciassi loro sanza guastare, aggiunto a quello che seminarono drento, gli condurrebbe molti mesi in lá; e cosi si espedi in non molti giorni raschiando intorno alle mura, benché vi si andassi con grande pericolo delle artiglierie.

Era giá mezzo el mese di maggio e veduto e’ pisani non pigliare partito, pareva el gonfaloniere che vi si dovessi andare a campo con le artiglierie e però ne fece fare pratica ne’ dieci, dove sendo per molte ragione conlradeita da messer Francesco Gualterotti, Giovan Batista Ridolfi, Piero Guicciardini, Iacopo Salviati ed accordandosi a questo parere tutta la pratica, lui di qui a pochi giorni la propose negli ottanta, chiamata insieme una pratica grande di cittadini, ma di giá