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tutti el di determinato, eccetti pochi che si fuggirono ed ebbono bando di rubello; e volle la sorte che e’ venissino innanzi alla signoria el di medesimo o el di allato che comparirono gli imbasciadori aretini mandati doppo la recuperazione. E cosi la cittá si riassicurò di Pistoia, e si rimesse drento la parte panciatica e fecesi in spazio di piú mesi molti ordini, quali al presente non è necessario raccontare. Successe in questi tempi uno caso che fu per fare un poco di scompiglio nella cittá, e se fussi seguito arebbe impedito gli ordini che si feciono: questo è che poi che e’ furono creati e’ dieci non si conferivano piú, come si soleva, tutti gli avisi a’ collegi; e però avendosi un di a vincere uno partito fra e’ collegi e non si vincendo, un collegio de’ Peri, per l’arte minore, disse che ne era cagione perché non si conferiva loro le cose occorrente. Il che sendo rapporto alla signoria, Alessandro Acciaiuoli, che era Proposto, propose tra e’ signori che e’ fussi casso, e subito si vinse; di che e’ collegi sdegnorono assai e volevano appellassi al consiglio e loro parlare in suo favore; il che seguendo si sarebbono in modo alienati dalla signoria, che mai piú concorrevano a bene nessuno; ma confortati da savi cittadini che le condizione della cittá non pativano queste quistioni, finalmente si posorono, e quello che era stato casso non appellò.