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222 storie fiorentine difendersi, che non se ne poteva sperare facilmente vittoria; e massime che arebbono qualche rinfrescamento di fanti o dal Valentino o da’ viniziani o da’ nostri vicini, il che era facile a fare a ogni potentato benché piccolo, perché era spesa che aveva a durare pochi di.

Queste ragione cosi saviamente considerate e confermate colla esperienzia di molti anni che aveva dimostro quale frutto si fussi fatto delle provisioni gagliarde, feciono volgere gli animi de’ cittadini a pensare che e’ sarebbe bene dare loro el guasto al grano e di poi recuperare Librafatta e tenere cavalli quivi e negli altri luoghi oportuni del contado per proibire che in Pisa non entrassi vettovaglia per terra. E di poi fatto questo, si potrebbe col soldare qualche legno tenere chiusa la via di mare, e cosi temporeggiando ingegnarsi di consumargli in uno anno o in dua colla fame, al quale male non potrebbe resistere né la fortezza di Pisa, né la valentia degli uomini che vi erano drento; e gli altri potentati di Italia non vi potrebbono cosi di facile riparare, perché sarebbe cosa di grande spesa e disagio avere continuamente a mettere drento in Pisa e tenerla provista di vettovaglie; ed e contrario noi potremo fare queste cose con poca spesa; allegando che se cosi si fussi fatto dal 94 in qua e non atteso alle espedizione grosse, noi ci troverremo in piú danari assai, ed e’ pisani sarebbono tanto stati consumati ed attenuati, che Pisa sarebbe qualche anni innanzi stata nostra.

Fatta questa conclusione, perchè non vegghiava uficio di dieci, perché el popolo invelenito nella venuta di Valentino contro a’ primi cittadini, non aveva voluti poi creare, la signoria commesse a parecchi cittadini che attendessino a questa espedizione; e mentre che con gran caldezza si attendeva a questo ordine, e’ pisani contro alla espettazione di ognuno presono furtivamente Vicopisano, per tristizia di alcuni fanti che vi erano drento, o per dapocaggine o cattivitá di Puccio Pucci che vi era castellano, el quale n’ebbe bando di rubello. Ma riscaldandosi per questa perdita piú gli animi degli uomini, fu subito aviato giú messer Ercole Bentivogli governatore delle