Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/138

XV. Piero de’ Medici tenta invano di tornare in Firenze. — Alessandro VI scomunica il Savonarola. — Congiura a favore di Piero. Cinque cittadini giustiziati. — Il Savonarola riprende le sue prediche. 1497. Seguitò l’anno 1497, anno di grandissimi movimenti ed alterazione; nel principio del quale anno negli ultimi di di aprile, sendo ancora gonfaloniere Bernardo del Nero, Piero de’ Medici con Bartolommeo d’Alviano e con molti soldati venne a Siena per opera de’ viniziani e’ quali, per avere Pisa sicuramente, gli davano favore a voltare lo stato. La quale cosa a lui pareva facile, intendendo che el popolo minuto stava malcontento per essere in carestia grandissima, che valeva el grano cinque lire lo staio; ed inoltre sapendo che nella cittá erano molti uomini da bene male contenti, e molti amici sua; alcuni ancora con chi, come di sotto si dirá, teneva pratica; e Bernardo del Nero gonfaloniere di giustizia, e de’ signori Batista Serristori e Francesco di Lorenzo Davanzati. uomini che solevano essere sfegatati dello stato suo. E cosi con queste persuasioni partitosi da Siena a di 27 di aprile, venne la sera alle Tavernelle, con intenzione di essere la mattina sequente in sul fare del di alle porte di Firenze; la quale cosa non gli riuscí perché la notte piovve tanta acqua, che non potè cavalcare all’ora disegnata. A Firenze, sendosi inteso la venuta di Piero in Siena, e di poi la partita, benché non si credessi dovessi venire tanto oltre,