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dello stato vecchio, benché Pierfilippo Pandolfini di giá fussi stato fatto de’ dieci ed avessi riavuto la riputazione; Francesco d’Antonio di Taddeo, Amerigo Corsini, Alessandro Acciainoli, Carlo Strozzi, Luigi dalla Stufa, Giovacchino Guasconi Gino Ginori e molti simili. Aggiugnevasi lo universale del popolo, del quale molti erano inclinati a queste cose, ed in modo che, sendo in odio ed in cattivo nome e’ persequitori sua, ed e converso e’ fautori accetti e grati assai, gli onori ed e’ magistrati della cittá si davano sanza comparazione molto piú agli uomini di questa parte che agli altri: e però sendo in tanta potenzia e’ fautori sua, e parendo loro che secondo le sue predizione, e’ potentati di Italia avessino a capitare male, ed interpretando di nuovo el re di Francia avere a essere vittorioso, oltre alle altre ragione che gli movevano, erano causa che la cittá non si accostassi colla lega. E cosi sendo nata una grandissima divisione ed odio capitale negli animi de’ cittadini, ed in forma che in molti fratelli, in molti padri e figliuoli era dissensione per conto delle cose del frate, nasceva un altro disparere grandissimo: che tutti quegli favorivano el frate, tenevano la parte di Francia: quegli lo disfavorivano, arebbono voluto accordarsi colla lega. Nel line di detto anno 149S si murò e fini sopra la dogana la sala grande del consiglio, e vi si ragunò tutto el popolo a fare la nuova signoria, avendovi prima predicato fra Ieronimo; e fu creato gonfaloniere di giustizia, che entrò in calendi di marzo, Domenico Mazzinghi e cosi tutto di si augumentava e cresceva el vivere popolare.