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indegnazione conceputa col duca di Milano e il desiderio di non avere in Italia l’ostacolo de’ franzesi, stabilire la concordia col re, convertendo in pagamento di danari l’obligazione della restituzione della Borgogna; o veramente, non volendo cedere né all’una cosa né all’altra, ricevere contro a tanti inimici una guerra, eziandio quasi per confessione sua molto difficile, poiché per fuggirla si era ridotto a lasciare con tanto pericolo il re di Francia.

Ma non si stette lungamente in ambiguitá quale fusse la mente del re. Perché essendo, subito che arrivò a Baiona, ricercato da uno uomo del viceré di ratificare lo appuntamento, come aveva promesso di fare subito che e’ fusse in luogo libero, differiva di giorno in giorno con varie escusazioni: con le quali per nutrire la speranza di Cesare, mandò uno uomo proprio a significargli non avere fatta subito la ratificazione, perché era necessario, innanzi procedesse a questo atto, mollificare gli animi [de'] suoi, malcontenti delle obligazioni che tendevano alla diminuzione della corona di Francia; ma che non ostante tutte le difficoltá osserverebbe indubitatamente quanto aveva promesso. Da che potendosi assai comprendere quello che avesse nello animo, sopravenneno pochi dí poi gli uomini mandati dal pontefice e da’ viniziani; a’ quali non fu necessario usare molta diligenza per chiarirsi della sua inclinazione. Perché il re, avendogli ricevuti benignamente, ne’ primi ragionamenti che poi ebbe con l’uno e con l’altro di loro separatamente, si querelò molto della inumanitá che, nel tempo che era stato prigione, lo imperadore gli aveva usata, non trattandolo come principe tale quale era, né con quello animo che doverebbe fare uno principe che avesse commiserazione delle calamitá di uno altro principe, o considerazione che quello che era accaduto a lui potesse anche accadere a se medesimo. Allegava lo esempio di Adovardo, re d’Inghilterra, quello che fu chiamato Adovardo Gambiglione: che, essendogli presentato Giovanni re di Francia, preso nella giornata di Pottieri, dal principe di Gales suo figliuolo, non solo lo aveva ricevuto benignamente ma eziandio lasciatolo in