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schi e dumila grigioni: aggiugnessinsi dumila svizzeri, i quali erano volontariamente rimasti a’ soldi del pontefice: perché gli altri, infastiditi dal lungo ozio e perché si approssimava il tempo delle ricolte, erano, prima che lo Scudo venisse a Reggio, ritornati alle case loro, avendo invano procurato di ritenergli il pontefice poiché in essi aveva spesi inutilmente cento e cinquantamila ducati. Deliberossi, oltre a questi provedimenti, che con l’autoritá del pontefice e di Cesare si facesse instanza appresso a’ cantoni de’ svizzeri che concedessino seimila fanti (tanti erano obligati concederne per le convenzioni che avea con loro il pontefice), e che al re di Francia recusassino di concederne, allegando il pontefice la confederazione sua con loro essere anteriore di tempo a quella che aveano contratta col re di Francia; e che ottenendosi queste dimande si assaltasse, dalla parte di verso Como, il ducato di Milano, nel quale si sperava avesse facilmente a nascere sollevazione, per la moltitudine grande de’ fuorusciti d’onoratissime famiglie, e perché la benivolenza che i popoli solevano avere al nome del re Luigi era convertita in odio non mediocre. Conciossiaché, essendo state le genti d’arme, che ordinariamente stavano a guardia di quello stato, male pagate per i disordini del re, che era stato, parte per necessitá parte per volontá, aggravato da soperchie spese, erano vivute con molta licenza; né i governatori regi, presa audacia dalla negligenza del re, amministravano quella giustizia che era solita ad amministrarsi nel tempo del re morto: il quale, affezionatissimo al ducato di Milano, aveva sempre tenuto cura particolare degli interessi suoi. Premevagli, oltre a questo, che nelle case proprie erano costretti, secondo l’uso di Francia, alloggiare continuamente gli ufficiali e i soldati franzesi; il che se bene non fusse con loro spesa, nondimeno, essendo cosa perpetua, era di somma incomoditá e molestia: e avvenga che questo peso medesimo sostenessino al tempo del re passato, il quale, scusando con l’esempio della cittá di Parigi, non aveva mai voluto concederne grazia a’ milanesi, nondimeno, accompagnato da’ mali giá detti, pareva al presente piú grave. E si aggiugneva la