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Parrá forse a qualcuno che assai ci assicuri la fede che e’ dará di ritornare in prigione! e che fondamenti inconsiderati, che speranze imprudenti sarebbeno queste? Cosí mi sforza, Cesare, a parlare il dolore estremo che io ho che e’ si pensi di prendere uno partito tanto dannoso e pericoloso. Sappiamo pure tutti quanto sia stimata la fede negli interessi degli stati, che vagliano le promesse de’ franzesi, i quali, aperti in tutto il resto, sono maestri perfettissimi di ingannare; che questo re è per natura tanto piú scarso di fatti quanto è piú abbondante di parole. Però conchiudiamo pure che, non benivolenza tra due príncipi che hanno per antichissima ereditá le ingiurie e le inimicizie, non memoria de’ benefizi de’ quali non ci è nissuno, non fede o promesse (che nelle importanze dello stato sono appresso di molti di poco peso, appresso a’ franzesi di niuno) lo indurranno a eseguire un accordo che metta in cielo lo inimico suo, e sé e il suo reame in manifesta suggezione. Risponderassi, sento, che per timore di queste cose se gli dimanda la sicurtá di due figliuoli e tra loro il primogenito, l’amore de’ quali bisognerá che gli stimi piú che la Borgogna; e io temo che l’amore de’ figliuoli opererá piú presto il contrario, quando se gli presenterá nell’animo la memoria loro e la considerazione che l’osservare lo accordo sarebbe il principio di fargli vostri schiavi. Non so se questo pegno bastasse quando e’ fusse al tutto disperato di recuperargli in altro modo, perché troppo importa il mettere in pericolo il regno suo, il quale perduto una volta è difficillimo il recuperare; ma si può bene sperare di recuperare col tempo i figliuoli o con accordo o con altra occasione, e per l’etá loro tenera sará manco molesta la dilazione. Ma potendo egli avere uniti seco contro a voi quasi tutti i príncipi cristiani, chi dubita che si ristringerá con loro e cercherá di moderare questo accordo con la via dell’armi? e che il guadagno che noi aremo conseguito di questa vittoria sará una guerra gagliardissima e pericolosissima? concitata dall’odio, dalla necessitá e dalla disperazione del re d’Inghilterra, del re di Francia e di tutta Italia. Da’ quali tutti ci difenderemo, se