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libro tredicesimo - cap. vi 27

dolore indursi a manifestare cose che gli costrignessino a offendere alcuno di quegli a ciascuno de’ quali aveva prima fatta deliberazione di essere, mentre gli durava la vita, schiavo particolarmente; nondimeno, perché per il tacere suo il disordine cominciato non diventasse maggiore, e perché la malignitá di alcuni non spegnesse tanta gloria acquistata da quello esercito, ed essendo anche conveniente che in lui potesse piú l’onore di tutti che il rispetto di pochi, manifestare loro essere in quello esercito quattro persone che tradivano la gloria e la salute di tutti. Della sua non fare menzione né lamentarsi, perché, travagliato da tanti casi e stato perseguitato senza sua colpa sí acerbamente dalla fortuna, essere qualche volta manco desideroso della vita che della morte; ma non patire le obligazioni che aveva con loro, non l’amore smisurato che meritamente gli portava che non facesse loro palese che il colonnello Maldonato (quello in cui doveva essere maggiore cura della salute e gloria di tutti), il capitano Suares (quello che per ordire tanta tristizia, simulando di essere infermato, si era fatto in Romagna pigliare dagli inimici), e due altri capitani, avevano con scelerati consigli promesso tradirgli a Lorenzo de’ Medici: i quali consigli erano stati interrotti dalla vigilanza sua, per la quale rendendosi sicuro, non avere prima voluto manifestare tanto peccato; ma non gli parendo di tenere piú sottoposto sé e tutti gli altri a sí grave pericolo, avere aperto loro quello che molto innanzi era stato saputo da lui. Apparire queste cose per lettere autentiche trovate nelle scritture che furono intercette di Lorenzo, apparire per molti indizi e congetture; le quali tutte volere proporre loro, acciò che fussino giudici di tanto delitto, e udito le cose proposte, quello che in defensione loro dicessino questi accusati, potessino risolversi a quella deliberazione che paresse loro piú conforme alla giustizia, e alla gloria e utilitá dello esercito. Finito che ebbe di parlare fece leggere le lettere ed esporre gli indizi. Le quali cose udite da tutti con grandissima attenzione, non fu dubbio che per giudicio comune non fussino, senza udirgli altrimenti, Maldonato, Suares e gli altri due capitani,