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tutti i príncipi, o da insolenza che comunemente accompagna le vittorie, spinto ancora dalla caldezza di coloro che in Italia governavano le cose sue, dagli stimoli finalmente del consiglio e di tutta la corte, voltasse, in tanta occasione bastante a riscaldare ogni freddo spirito, i pensieri suoi a farsi signore di tutta Italia; conoscendosi massime quanto sia facile a ogni principe grande, e molto piú degli altri a uno imperadore romano, giustificare le imprese sue con titoli che apparischino onesti e ragionevoli.

Né erano travagliati da questo timore solamente quegli di autoritá e forze minori ma, quasi piú che gli altri, il pontefice e i viniziani: questi, non solo per la coscienza di essergli mancati, senza giusta causa, ai capitoli della loro confederazione ma molto piú per la memoria degli antichi odii e delle spesse ingiurie state tra loro e la casa d’Austria e delle gravi guerre avute, pochi anni innanzi, con l’avolo suo Massimiliano, per le quali si era, nello stato che e’ posseggono in terra ferma, rinfrescato maravigliosamente il nome e la memoria delle ragioni, quasi dimenticate, dello imperio; e per conoscere che ciascuno che avesse in animo di stabilire grandezza in Italia era necessitato a pensare di battere la potenza loro, troppo eminente: il papa, perché, dalla maestá del pontificato in fuora, la quale ne’ tempi ancora della antica riverenza che ebbe il mondo alla sedia apostolica fu spesso mal sicura dalla grandezza degli imperadori, si trovava per ogn’altro conto molto opportuno alle ingiurie, perché era disarmato, senza danari e con lo stato della Chiesa debolissimo nel quale sono rarissime terre forti, non popoli uniti o stabili alla divozione del suo principe, ma diviso quasi tutto il dominio ecclesiastico in parte guelfa e ghibellina e i ghibellini, per inveterata e quasi naturale impressione, inclinati al nome degli imperadori, e la cittá di Roma sopra tutte l’altre debole e infetta di questi semi. Aggiugnevasi il rispetto delle cose di Firenze, le quali, dependendo da lui ed essendo grandezza propria e antica della sua casa, non gli erano forse manco a cuore che quelle della Chiesa; né era manco facile lo alterarle,