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o per consentimento di quegli che reggevano o per movimento del popolo contro alla volontá loro, non si facesse tra il duca e i sanesi composizione. Pure, entrando continuamente in Siena gente de’ fiorentini e risonando la fama dello essere giá vicino Giovanni de’ Medici e i svizzeri, quegli che erano alieni dall’accordo impedivano con maggiore animo si conchiudesse; in modo che il duca, accostatosi alle mura di Siena, non avendo nell’esercito suo piú di settemila uomini ma di gente collettizia, poiché vi fu dimorato uno giorno, raffreddandosi le speranze dello accordo e giá vicini a una giornata i svizzeri, si levò dalle mura di Siena per ritirarsi nel suo stato.

Soccorsa Siena, le medesime genti si voltorno verso Perugia; pigliando i fiorentini occasione a quel che prontamente desideravano dall’esserne stati ricercati dal collegio de’ cardinali, sotto nome del quale si governava, per l’assenza del pontefice, lo stato della Chiesa: però procedeva nell’esercito personalmente il cardinale di Cortona, legato, insino a tempo di Lione, della cittá di Perugia. Ma nel collegio non era, dopo la creazione del pontefice, maggiore unione o stabilitá che fusse stata nel conclave, anzi erano le variazioni piú apparenti, perché avevano statuito che ciascuno mese si governassino le cose per tre cardinali sotto nome di priori: l’ufficio de’ quali era congregare gli altri e dare espedizione alle cose determinate. Tre adunque di questi, entrati nuovamente e oppositi al cardinale de’ Medici, il quale eletto il pontefice era subito ritornato a Firenze, cominciorono a esclamare e protestare che le genti de’ fiorentini non molestassino le terre della Chiesa: le quali, avendo giá saccheggiato la terra di Passignano che aveva ricusato alloggiarle, e di poi alloggiate all’Olmo vicino a tre miglia di Perugia, con speranza quasi certa di ottenere, arebbono disprezzati questi comandamenti se non avessino presto conosciuta la vanitá di queste speranze; perché i Baglioni avevano chiamati molti soldati in Perugia, ed era molto maggiore col popolo l’autoritá loro che quella di Gentile che seguitava l’esercito. Però, disperando della vittoria e avendo tentata invano la composizione, si partirno del perugino sotto