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che delle forze, ammazzorno molti di loro, pure per l’autoritá e diligenza de’ capitani si sopí presto la cosa; e il dí dinanzi Giovanni de’ Medici, correndo verso gli inimici, i quali erano passati il Po piú alto verso Cremona, il dí medesimo che gli altri erano stati fermi a Casalmaggiore, roppe gli stradiotti de’ viniziani guidati da Mercurio, co’ quali erano alcuni cavalli de’ franzesi; de’ quali fu fatto prigione don Luigi Gaetano figliuolo di..., che ancora riteneva il nome di duca di Traietto, benché lo stato fusse posseduto da Prospero Colonna.

Ma nell’alloggiare l’esercito in sul fiume dell’Oglio, la fortuna, risguardando con lieto occhio le cose del pontefice e di Cesare, interroppe il consiglio infelice de’ capitani; i quali aveano deliberato che dalla Corte de’ Frati andasse l’esercito ad alloggiare alla terra di Bordellano, distante otto miglia, pure in sul fiume medesimo: ma non essendo stato possibile che, per essere la strada difficile, vi si conducessino l’artiglierie, fu necessario fermarsi alla terra di Rebecca, a mezzo il cammino; la quale da Pontevico, terra de’ viniziani, divide solamente il fiume dell’Oglio. Nel quale luogo, mentre che si alloggiava, pervenne notizia che Lautrech, seguitato dalle genti de’ viniziani, lasciati i carriaggi a Cremona, era venuto il dí medesimo a San Martino, distante cinque miglia; deliberato, se gli inimici procedevano innanzi, di riscontrargli il dí seguente in sulla campagna. Turbò questa cosa maravigliosamente la mente del cardinale de’ Medici e de’ capitani; perché avendo il senato viniziano, quando uní le genti sue a Lautrech, significata questa deliberazione con parole tali che pareva muoversi non per desiderio della vittoria del re di Francia ma per non avere causa giusta di non osservare la confederazione, si erano e prima persuasi, e la venuta del cardinale avea confermata questa opinione, che Andrea Gritti avesse occulto comandamento di non permettere che quelle genti combattessino: il quale presupposito apparendo falso, era necessario partirsi da’ primi consigli; perché niuno negava essere superiore di forze l’esercito degli inimici, nel quale, oltre alla cavalleria molto potente e settemila fanti tra franzesi