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libro nono - cap. xvii 91

da uno colpo delle quali fu ammazzato, passeggiando lungo l’argine del fiume, il capitano Perault spagnuolo, soldato dello esercito ecclesiastico. Sono in quello luogo le ripe del fiume altissime, e perciò era agli inimici facilissimo lo impedirlo; onde il Triulzio, preso nuovo consiglio, gittò il ponte piú alto, uno miglio solamente sopra al canale. Passato il canale si dirizzò verso Modena, camminando lungo lo argine del Panaro, cercando luogo dove fusse piú facile il gittare il ponte; e avendo sempre vista de’ cavalli e de’ fanti degli inimici, i quali erano alloggiati vicini a Castelfranco in su la strada Romea, ma in uno alloggiamento cinto da argini e da acque, entrò in su la medesima strada al ponte di Fossalta presso a due miglia a Modena; e piegatosi a mano destra verso la montagna, passò senza contrasto il Panaro a guazzo, che in quel luogo ha il letto largo e senza ripa: il quale passato, alloggiò nel luogo dove si dice la Ghiara di Panaro, distante tre miglia dallo esercito ecclesiastico. Camminò il dí seguente verso Piumaccio, accomodato di vettovaglie, con consentimento di Vitfrust, da’ Modonesi; e nel medesimo dí l’esercito ecclesiastico, non avendo ardire di opporsi alla campagna, e giudicando essere necessario l’accostarsi a Bologna perché in quella cittá non si facesse movimento, atteso che i Bentivogli seguitavano l’esercito franzese, andò ad alloggiare al ponte a Casalecchio tre miglia di sopra a Bologna, in quel luogo medesimo nel quale, nell’etá de’ proavi nostri, Giovan Galeazzo Visconte potentissimo duca di Milano, superiore molto di forze agli inimici, ottenne contro a’ fiorentini bolognesi e altri confederati una grandissima vittoria; ma alloggiamento di sito molto sicuro tra ’l fiume del Reno e il canale, e che ha la montagna alle spalle, e per il quale si impedisce che Bologna non sia privata della comoditá del canale che, derivato dal fiume, passa per quella cittá. Arrendessi il dí seguente al Triulzio Castelfranco. Il quale, soprastato tre dí nello alloggiamento di Piumaccio, per le pioggie e per ordinarsi delle vettovaglie delle quali non aveano molta copia, venne ad alloggiare in su la strada maestra tra la Samoggia e Castelfranco;