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il passo di... che è in sulla sommitá de’ monti Pirenei, sforzorno il Borghetto terra posta a piè de’ monti Pirenei, difesa da Baldes capitano della guardia del re d’Aragona con molti fanti; e se colla celeritá debita fussino andati a occupare il passo di Roncisvalle, bastava la fame sola a espugnare l’esercito spagnuolo, circondato da ogni parte dagli inimici e da paesi oltre a modo difficili. Ma gli prevenne la celeritá del duca d’Alva; il quale, lasciati in San Gianni Piè di Porto mille fanti e tutta l’artiglieria, passò a Pampalona per il passo di Roncisvalle, innanzi che essi vi entrassino. Onde frustrati di questa speranza il re di Navarra e la Palissa, a’ quali il delfino avea di nuovo mandato [quattrocento] lancie e settemila fanti tedeschi, si accostorno a Pampalona con quattro pezzi d’artiglieria, la quale con difficoltá grande per l’asprezza de’ monti aveano condotta; e dipoi dato l’assalto, non l’avendo ottenuta, costretti dalla stagione del tempo, che era del mese di dicembre, e dal mancamento delle vettovaglie per la sterilitá del paese, ripassorno i monti Pirenei; in su’ quali, per la difficoltá de’ passi e impedimenti de’ paesani, furno costretti lasciare l’artiglierie: e nel tempo medesimo Lautrech, che con trecento lancie e tremila fanti era entrato nella Biscaia predando e abbruciando tutto il paese, assaltata invano la terra di San Sebastiano, ripassati i monti tornò all’esercito. Il quale, cessato il timore e la speranza da ogni parte, si dissolvé; rimanendo libero e pacifico tutto il regno di Navarra al re d’Aragona.

Nel qual tempo essendo venuto a luce che Ferdinando, che si chiamava duca di Calavria, figliuolo giá di Federico re di Napoli, convenuto secretamente col re di Francia, trattava di fuggire nell’esercito franzese, non molto lontano dalla terra di Logrogno nella quale era allora il re, fu mandato da lui nella fortezza di Sciativa, solita a usarsi da’ re aragonesi per carcere delle persone chiare o per nobiltá o per virtú; squartato per la medesima cagione Filippo Coppola napoletano, il quale era andato occultamente al re di Francia per queste cose; variando cosí la fortuna lo stato degli uomini