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libro undecimo - cap. iii 223

agli altri soldati della Chiesa l’aveva vietato il duca di Urbino: il quale, con tutto che nella corte sua fusse stato nutrito qualche anno Giuliano de’ Medici e che sempre avesse fatto professione di desiderare la grandezza loro, aveva negato, quale si fusse la cagione, di accomodargli d’artiglierie e di aiuto alcuno de’ soldati e sudditi suoi, e non ostante che il pontefice a lui e a’ sudditi delle terre vicine della Chiesa avesse con ampli brevi comandato il contrario.

Al viceré, subito che fu entrato nel dominio fiorentino, venne uno imbasciadore della republica; il quale dimostrando l’osservanza avuta sempre al re d’Aragona, quali fussino state l’azioni loro nella prossima guerra, e quel che il suo re potesse sperare da quella cittá ricevendola nella sua amicizia, lo pregò che innanzi procedesse piú oltre significasse quello che ricercava da’ fiorentini, perché alle dimande convenienti e che fussino secondo le forze loro gli sarebbe liberalmente corrisposto. Rispose: non essere la sua venuta deliberata solamente dal re cattolico ma da tutti i confederati, per la sicurtá comune d’Italia; conciossiaché, mentre che il gonfaloniere stava in quella amministrazione, niuna sicurtá si poteva avere che in qualunque occasione non seguitassino il re di Francia. Perciò, in nome di tutti, dimandare che il gonfaloniere fusse privato del magistrato, e si costituisse forma di governo che non fusse sospetta a’ confederati; il che non poteva essere se il cardinale e Giuliano de’ Medici non erano restituiti nella patria: le quali cose consentite sarebbono facilmente concordi nell’altre. Però andasse a referire o altrimenti significasse a Firenze la mente sua, ma non volere insino venisse la risposta soprasedere.

A Firenze, intesa la venuta degli spagnuoli e persuadendosi che da altra parte gli avessino ad assaltare le forze del pontefice, era in tutta la cittá grandissimo spavento, temendosi della divisione de’ cittadini e della inclinazione di molti a cose nuove: avevano poche genti d’arme, non fanterie se non o fatte tumultuosamente o raccolte delle loro ordinanze, la maggiore parte delle quali non era esperimentata alla guerra; non