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libro decimo - cap. ix 161

di quegli che confortavano il dare principio al combattere la terra aderiva cupidissimamente il legato, infastidito di tante dilazioni né giá senza sospetto che questo fusse, per ordinazione del re loro, procedere artificioso degli spagnuoli; dolendosi che se avessino subito, quando si accostorno, cominciato a battere la cittá, forse che a quell’ora l’arebbono espugnata. Non doversi piú moltiplicare negli errori, non stare come inimici intorno a una cittá e da altra parte fare segni di non avere ardire d’assaltarla: stimolarlo ogni dí con corrieri e con messi il pontefice; non sapere piú che si rispondere né che si allegare, né potere piú nutrirlo con promesse e speranze vane. Dalle quali parole commosso il viceré si lamentò gravemente che, non essendo egli nutrito nell’armi e negli esercizi della guerra, volesse essere cagione, col tanto sollecitare, di deliberazioni precipitose. Trattarsi in questi consigli dell’interesse di tutto il mondo, né potersi procedere con tanta maturitá che non convenisse usarla maggiore. Essere costume de’ pontefici e delle republiche pigliare volonterosamente le guerre, ma prese, cominciando presto a rincrescere lo spendere e le molestie, desiderare di finirle troppo presto. Lasciasse deliberare a’ capitani, che avevano la medesima intenzione che egli ma avevano di piú l’esperienza della guerra. In ultimo, Pietro Navarra, al quale molto si riferiva il viceré, ricordò che in una deliberazione di tanto momento non dovevano essere in considerazione due o tre giorni piú; e però, che si continuassino i provedimenti necessari e per l’espugnazione di Bologna e per la giornata con gl’inimici, per seguitare quello che consigliasse il procedere de’ franzesi.

Non apparí, per il corso de’ due dí, lume alcuno della migliore risoluzione: perché Fois, a cui si erano arrendute Cento, la Pieve e molte castella del bolognese, soggiornava ancora al Finale, attendendo a raccorre le genti; le quali, per essere divise in vari luoghi, né venendo cosí presto i fanti italiani che aveva soldati, non senza tarditá si raccoglievano. Però, non apparendo piú cagione alcuna di differire, furno finalmente piantate l’artiglierie contro alla muraglia, distante circa trenta