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il quale era stato insino a quel dí custodito in Castel Sant’Angelo; ma con condizione che non uscisse del palagio di Vaticano insino a tanto non fussino liberati tutti i prelati e ufficiali che erano stati presi in Bologna, e che dipoi non potesse sotto pena di quarantamila ducati, per la quale desse idonee sicurtá, partirsi di Roma: benché non molto poi gli consentí il ritornarsene in Francia, sotto la medesima pena di non intervenire al concilio. Commosse la risposta del pontefice tanto piú l’animo del re quanto piú si era persuaso, il pontefice dovere consentire alle condizioni che esso medesimo aveva proposte: onde deliberando impedire che non recuperasse Bologna vi mandò quattrocento lancie, e pochi dí poi prese in protezione quella cittá e i Bentivogli senza ricevere da loro obligazione alcuna di dargli o gente o danari; e conoscendo essergli piú necessaria che mai la congiunzione con Cesare, ove prima (benché per aspettare i progressi suoi fusse venuto nella provincia del Dalfinato) aveva qualche inclinazione di non gli dare le genti promesse nella capitolazione fatta con Gurgense, se egli non passava personalmente in Italia (perché sotto questa condizione aveva convenuto di dargliene) comandò che dello stato di Milano vi andasse il numero delle genti convenuto: sotto il governo del la Palissa, perché ’l Triulzio, il quale Cesare aveva domandato, ricusava di andarvi.

Era Cesare venuto a Spruch, ardente da una parte alla guerra contro a viniziani, dall’altra combattuto nell’animo suo da diversi pensieri. Perché considerando che tutti i progressi che e’ facesse riuscirebbeno alla fine di poco momento se non si espugnava Padova, e che a questo bisognavano tante forze e tanti apparati che era quasi impossibile il mettergli insieme, ora si volgeva al desiderio di concordare co’ viniziani, alla quale cosa molto lo confortava il re cattolico, ora traportato da’ suoi concetti vani pensava di andare personalmente con lo esercito a Roma, per occupare, come era suo antico desiderio, tutto lo stato della Chiesa; promettendosi, oltre alle genti de’ franzesi, di condurre seco di Germania potente esercito: