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resoluzione de’ franzesi che erano stati mandati verso Fonterabia, le genti che erano andate a difendere quella frontiera, e tutti insieme movendosi per assaltare l’esercito franzese, i capitani conoscendosi inferiori si ritirorno col campo verso Nerbona, essendo giá stati intorno a Sals circa quaranta dí. Dietro a’ quali entrorno gli spagnuoli ne’ confini del re di Francia; e prese alcune terre di piccola importanza, essendo i franzesi fermatisi a Nerbona stativi pochi dí, si ritirorono ne’ terreni loro per comandamento del suo re, che avendo conseguito quel che è il proprio fine di chi è assaltato nutriva malvolentieri la guerra di lá da’ monti, conscio che i suoi regni potentissimi a difendersi dal re di Francia erano deboli a offenderlo: né molti dí poi, interponendosene il re Federigo, feciono insieme tregua per cinque mesi, per le cose oltramontane solamente. Perché Federigo, essendogli data intenzione dal re di Spagna di consentire alla restituzione sua nel regno di Napoli, e sperando che il medesimo avesse a consentire il re di Francia, appresso al quale, indotta a compassione, si affaticava molto per lui la reina di Francia, aveva introdotto tra loro pratiche di pace: per le quali, mentre che ardeva la guerra in Italia, andorno in Francia imbasciadori del re di Spagna, governandosi con tanto artificio che Federigo si persuadeva che la difficoltá della sua restituzione, contradetta estremamente da’ baroni della parte angioina, consistesse principalmente nel re di Francia.

Essendo adunque ridotte tutte le guerre de’ due re nel regno di Napoli, erano volti a quella parte gli occhi e i pensieri di ciascuno. Perché i franzesi, partiti da Roma e passati per le terre di Valmontone e de’ Colonnesi, per le quali furono concedute loro volontariamente le vettovaglie, camminavano per la campagna ecclesiastica inverso San Germano; ove Consalvo, messa guardia in Roccasecca e in Montecasino, si era fermato, non con intenzione di tentare la fortuna ma di proibire che non passassino piú innanzi, il che per la fortezza del sito sperava agevolmente potere fare. Arrivati i franzesi a Pontecorvo e a Cepperano, si uní con loro il marchese di