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libro terzo — cap. xiv 293

vergli da questa inclinazione, anzi essere cosa molto pericolosa il renderla loro, perché quanto piú fussino potenti tanto piú alla sicurtá d’Italia nocerebbono. Trattarsi in questa restituzione dell’onore e della fede di tutti ma principalmente della loro republica; perché avendo i confederati promesso tutti d’accordo a’ pisani d’aiutargli a difendere la libertá e dipoi, perché ciascuno degli altri spendeva malvolentieri per il bene publico, lasciato il peso a loro soli, né essi ricusato a questo effetto alcuna spesa o travaglio, essere con troppo loro disonore l’abbandonarla, e mancare della fede data, la quale se gli altri non stimavano, essi, soliti sempre a osservarla non volevano in modo alcuno violare. Essere molestissimo al senato viniziano che, senza rispetto alcuno, fussino imputati dagli altri di quello che con consentimento comune avevano cominciato e per interesse comune avevano continuato, e che con tanta ingratitudine fussino lapidati delle buone opere; né meritare questa retribuzione le spese intollerabili che avevano fatte in questa impresa e in tante altre, e tanti travagli e pericoli sostenuti da loro dappoi che era stata fatta la lega: le quali cose erano state di natura che e’ potevano arditamente dire che per opera loro si fusse salvata Italia, perché né in sul fiume del Taro si era combattuto con altre armi, né con altre armi recuperato il reame di Napoli, che con le loro. E quale esercito avere costretto Novara ad arrendersi? quale avere necessitato il re di Francia ad andarsene di lá da’ monti? quali forze essersegli opposte nel Piemonte, qualunque volta avea fatto pruova di ritornare? Né si potere giá negare che queste azioni non fussino principalmente procedute dal desiderio che avevano della salute d’Italia, perché né erano mai stati i primi esposti a’ pericoli, né per cagione loro nati disordini i quali fussino debitori di ricorreggere: perché né aveano chiamato il re di Francia in Italia né accompagnatolo poi che era stato condotto di qua da’ monti, né per risparmiare i danari propri lasciato cadere in pericolo le cose comuni; anzi essere stato spesse volte di bisogno che ’l senato veneto rimediasse a’ disordini nati per colpa d’altri in detrimento di tutti. Le