Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti politici e ricordi, 1933 – BEIC 1844634.djvu/71


libro terzo - capitolo xxiv 65

fu forzata la nobilitá cercarsi uno capo. Però conchiuggo che quando Roma non fu corrotta, che le prorogazione degli imperi e la continuazione del consulato, la quale ne’ tempi difficili usarono molte volte, furono cosa utile e santa; ma corrotta la cittá, sursono le battaglie civili ed e’ semi delle tirannide, etiam sanza la prorogazione degli imperi. E però si può conchiudere, che se non fussino state anche le prorogazione, non sarebbe mancato né a Cesare né agli altri che occuporono la republica, né pensiero né facultá di travagliarla per altra via.



F. Guicciardini, Opere - viii. 5