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L’Elogio di Lorenzo si conserva autografo nella Filza CCCLX delle «Carte Strozziane» (serie prima), all’Archivio di Stato di Firenze. La finale allusione al cardinale de’ Medici fa ritenere che la sua composizione debba precedere di poco l’elezione di Leone X, se pure il Guicciardini non fece una specie di profezia post eventum.

Gli altri due scritti, ai quali abbiamo reso il titolo piú lungo che dette ad essi l’autore, si trovano, anch’essi autografi, nella Filza XV, Fasc. II delle Carte di Francesco, all’archivio Guicciardini. Di essi non si fa menzione nell’Inventario Ridolfi.

Diamo qui, dei tre componimenti le

Lezioni del primo testo rifiutate dall’autore.

p. 223 — T, lettere e di tutte le arte buone, di reputazione — V, lettere, di reputazione
p. 224 — T, tanto pericolosa. — Segue canc.: Successeli la cosa bene
— T, da Napoli. — Segue canc.: dove stette circa a 4 mesi
— T, Fuora di questo tempo — V, Doppo di questo tempo
p. 231 — T, la piaga — V, li infermi
— T, nessuno pigli — V, nessuno, per buono che e’ sia reputato, pigli
p. 232 — T, grandezza di animo — V, generositá di animo
— T, sia oggi sanza difficultá — V, paia sanza alcuna difficultá
— T, esaminarla — V, disputarla
p. 235 — T, amatore della patria — V, amatore della libertá
— T, dal tema proposto — V, da’ termini proposti
p. 236 — T, a una voce — V, sempre
p. 237 — T, non toglieva — V, non proibiva

Dobbiamo finalmente osservare che il Canestrini pubblicò, nel volume X delle Opere, un saggio sul Modo del governo veneziano, che si trova nella Filza XVII delle Carte di Francesco. Tale saggio porta nell’autografo il titolo seguente: «Summario del modo del governo veneziano estratto da un dialogo di Donato Giannotti», ciò che naturalmente lo fa escludere da un’edizione di opere guicciardiniane. L’Inventario Ridolfi riporta il titolo esatto, ma non dá di questo scritto, come fa solitamente, l’identificazione con quello pubblicato dal Canestrini.