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ingiurie private; abbia pure pazienzia ed aspetti tempo, perché è impossibile che spesso non gli venga occasione di potere fare lo effetto medesimo giustificatamente e sanza nota di rancore.

176. Pregate Dio sempre di trovarvi dove si vince, perché vi è data laude di quelle cose ancora di che non avete parte alcuna; come per el contrario chi si truova dove si perde, è imputato di infinite cose delle quali è inculpabilissimo.

177. Quasi sempre in Firenze per la dapocaggine degli uomini, quando uno ha fatto con violenzia uno scandalo publico, non si è fatto pruova di punirlo, ma cercato a gara di deliberargli la impunitá, pure che deponga l’arme e non ne faccia piú; modi non da reprimere gli insolenti, ma da fare diventare lioni gli agnelli.

178. Allora sono ottime le industrie e le arte de’ guadagni, quando per lo universale non sono ancora cognosciute buone; ma come vengano in questa opinione declinano; perché voltandovisi molti, el concorso fa che non sono piú sí buone; però el levarsi a buon’ora è vantaggio grande in tutte le cose.

179. Io mi feci beffe da giovane del sapere sonare, ballare, cantare e simili leggiadrie: dello scrivere ancora bene, del sapere cavalcare, del sapere vestire accomodato, e di tutte quelle cose che pare che diano agli uomini piú presto ornamento che sustanzia; ma arei poi desiderato el contrario, perché se bene è inconveniente perdervi troppo tempo e però forse nutrirvi e’ giovani, perché non vi si deviino, nondimeno ho visto esperienzia che questi ornamenti ed el sapere fare bene ogni cosa, danno degnitá e riputazione agli uomini etiam bene qualificati, ed in modo che si può dire che a chi ne manca, manchi qualche cosa; sanza che, lo abondare di tutti gli intrattenimenti apre la via a’ favori de’ príncipi, e in chi