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serie seconda 297

gliendo a cambio per potersi valere di quello mobile a fare maggiori guadagni, ogni volta che quegli o non riescono o si allungano, entrano in pericolo di essere sopraffatti da’ cambi, e’ quali non si fermono o diminuiscono mai, ma sempre camminano e mangiano.

56. Non consiste tanto la prudenzia della economica in sapersi guardare dalle spese, perché sono molte volte necessarie, quanto in sapere spendere con vantaggio, cioè uno grosso per 24 quattrini.

57. Quanto sono piú felici gli astrologi che gli altri uomini! Quelli, dicendo tra cento bugie una veritá, acquistano fede in modo che è creduto loro el falso; questi, dicendo tra molte veritá una bugia, la perdono in modo che non è piú creduto loro el vero. Procede dalla curiositá degli uomini, che desiderosi sapere el futuro, né avendo altro modo, sono inclinati a correre drieto a chi promette loro saperlo dire.

58. Quanto disse bene el filosofo: de futuris contingentibus non est determinata veritas! Aggirati quanto tu vuoi, che quanto piú ti aggiri, tanto piú truovi questo detto verissimo.

59. Dissi giá io a papa Clemente che si spaventava di ogni pericolo, che buona medicina a non temere cosí di leggiere era ricordarsi di quante cose simili aveva temuto invano; la quale parola non voglio che serva a fare che gli uomini non temino mai, ma che gli assuefaccia a non temere sempre.

60. Lo ingegno piú che mediocre è dato agli uomini per la loro infelicitá e tormento; perché non serve loro a altro che a tenergli con molte piú fatiche e ansietá che non hanno quegli che sono piú positivi.

61. Sono varie le nature degli uomini: certi sperano tanto, che mettono per certo quello che non hanno; altri temono tanto,