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serie seconda 293

gli accade poi l’opera tua, o sopravengono anche impedimenti che fanno la scusa tua capacissima. Sanza che, molti uomini sono grossi, e facilmente si lasciano aggirare con le parole in modo, che etiam non faccendo tu quello che non volevi o non potevi fare, s’ha spesso, con quella finezza di rispondere, occasione di lasciare bene satisfatto colui, al quale se da principio avessi negato, restava in ogni caso mal contento di te.

37. Nega pure sempre quello che tu non vuoi che si sappia, o afferma quello tu vuoi che si creda; perché ancora che in contrario siano molti riscontri e quasi certezza, lo affermare o negare gagliardamente mette spesso a partito el cervello di chi ti ode.

38. È difficile alla casa de’ Medici potentissima e con dua papati conservare lo stato di Firenze, molto piú che non fu a Cosimo privato cittadino; perché, oltre alla potenzia che fu in lui eccessiva, vi concorse la condizione de’ tempi, avendo Cosimo avuto a combattere lo stato con la potenzia di pochi, sanza displicenzia dello universale, el quale non cognosceva la libertá; anzi in ogni quistione tra potenti ed in ogni mutazione, gli uomini mediocri ed e’ piú bassi acquistavano condizione. Ma oggi, essendo stato gustato el consiglio grande, non si ragiona piú di tôrre o tenere usurpato el governo a quattro, sei, dieci o venti cittadini, ma al popolo tutto; el quale ha tanto lo obietto a quella libertá, che non si può sperare di fargliene dimenticare con tutte le dolcezze, con tutti e’ buoni governi ed esaltazione del publico che e’ Medici o altri potenti usino.

39. Nostro padre ebbe figliuoli sí bene qualificati, che a tempo suo fu communemente tenuto el piú felice padre di Firenze; e nondimeno io considerai molte volte che, calculato tutto, era maggiore el dispiacere che aveva di noi che la consolazione; pensa quello che interviene a chi ha figliuoli pazzi, cattivi o sventurati.