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piú che non meritano; el contrario si fa della ingiuria, che duole a ognuno piú che ragionevolmente non doverria dolere; però dove gli altri termini sono pari, guardatevi da fare piacere a uno, che di necessitá faccia a uno altro dispiacere equale, perché per la ragione detta di sopra si perde in grosso piú che non si guadagna.

42. Piú fondamento potete fare in uno che abbia bisogno di voi, o che nel caso che corre abbia lo interesse commune, che in uno beneficato da voi, perché gli uomini communemente non sono grati; però se non volete ingannarvi, fate e’ calculi vostri con questa misura.

43. Ho posto e’ ricordi prossimi perché sappiate vivere e cognoscere quello che le cose pesano, non per farvi ritirare dal beneficare; perché oltre che è cosa generosa e che procede da bello animo, si vede pure che talvolta è remunerato qualche beneficio, ed anche di sorte che ne paga molti; ed è credibile che a quella potestá che è sopra gli uomini piaccino le azione nobile e però non consenta che sempre siano sanza frutto.

44. Ingegnatevi avere degli amici, perché sono buoni in tempi, luoghi e casi che tu non penseresti; questo ricordo è vulgato, ma non può considerare profondamente quanto vaglia colui a chi non è accaduto in qualche sua importanza sentirne la esperienzia.

45. Piace universalmente chi è di natura vera e libera, ed è cosa generosa, ma talvolta nuoce; da altro canto la simulazione è utile ed anche spesso necessaria per le male nature degli altri, ma è odiata ed ha del brutto; donde non so quale sia da eleggere. Crederrei che si potessi usare l’una ordinariamente, non abbandonando però l’altra; cioè nel corso tuo ordinario e commune di vivere, usare la prima in modo che acquisti el nome di persona libera; e nondimeno in certi casi importanti e rari usare la simulazione, la quale a chi vive