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II

Ricordo1 questo di primo di luglio 1527 come insino a di quattro di gennaio 1506 io tolsi per donna la Maria, quarta figliuola di Alamanno di Averardo Salviati, con dota di fiorini dumila di suggello tra danaro e contanti, come apparisce per una scritta sottoscritta di mano di Alamanno e mia, da pagarsi ne’ tempi e modi che in quella si contiene; consumai el matrimonio a dí dua di novembre 1508, e fatto ogni spesa avanzai di detta dota oltre alla pigione della casa loro posta in via di San Brocolo per tre anni ducati secento d’oro larghi, quali posi in sulla bottega nostra delle sete come di sotto si dirá. Piaccia a Dio che io n’abbia quella felicitá che mi è paruto averne insino a ora. Ricordo questo di detto di sopra come insino a dí..... io sotto nome di Piero mio padre messi in bottega della seta

  1. Nella prima pagina del codice che contiene queste ricordanze l’A. scrisse:

    iesus mdxxvii

     Al nome di Dio e della sua gloriosissima Madre vergine Maria e di santo Tommaso di Aquino e di tutta la corte celestiale, che mi diano grazia che io faccia le mie faccende con salute della anima ed utilitá del corpo.
     Questo libro è di messer Francesco di Piero Guicciardini e chiamas. Debitori e Creditori segnato A, e si comincia a scrivere al primo di luglio 1527 perché gli altri libri che io avevo cominciati per el passato gli ho lasciati indrieto non avendo potuto continuargli per lo essere stato undici anni continui fuora.
     Da carte 3 a carte 150 sará Debitori e Creditori.
     Da carte 150 alla fine sará Ricordanze.