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30 memorie di famiglia

e di governo di casa in che fu eccellente, ma ancora ebbe ottimo ingegno e giudicio in quelle cose che si aspettano agli uomini. Lei sapeva giucare commodamente a scacchi e sbaraglino; leggere benissimo; non era sì forte ragione di abaco, che datogli un poco di tempo, non avessi fatta, non colle regole ordinarie della aritmetica e che si insegnono per le scuole, ma col cervello suo. Ebbe buona notizia delle cose dello stato, e tale che molti uomini che vi sono drento adoperati non hanno forse tanta, e volentieri parlava ed udiva parlare di tutte quelle cose che sono proprio ragionamento da uomini; ebbevi accompagnata la bontá in modo che visse e morì santamente. E se alle parte sopradette si fussi aggiunto uno animo conveniente, sarebbe stata da ogni banda eccellentissima; ma la fu piú timida ancora che non si aspetta a una donna. Honne voluto fare menzione, perché rispetto a queste virtú io sono affezionatissimo alla memoria sua; amá’la assai mentre era in vita, sendo io ancora fanciullo, perché la morì nel 98, e piú la amo così morta, perché la etá mi fa piú gustare le sue virtú.

Sendo Iacopo di etá di anni diciannove, morì Piero suo padre a Martiningo, e lui che era seco stette in pericolo gravissimo di morte, che ebbe una malattia grande. Toccògli di patrimonio fiorini 1500, ma messe in su una bottega l’avanzo della sua dota e cominciò a fare capitale con quella, perché allora gli esercizi guadagnavano molto bene. Attese mentre fu giovane a darsi bel tempo, e sendo bellissimo e liberale e di buona natura era universalmente molto amato. Giostrò due o tre volte ed ebbe l’onore una volta, che era gagliardissimo. Nelle cose dello stato ebbe molti onori e degnitá; e sendo di ventiquattro o venticinque anni fu eletto podestá a Fermo, che vi era allora signore el conte Francesco; ma disegnando poi menare la donna, si fece prolungare el tempo della andata, e non ho notizia se alla fine vi andassi. Fu nel territorio nostro capitano di Pisa, di Arezzo e del Borgo a San Sipolcro; vicario di Anghiari, di Certaldo e San Giovanni; ebbe molte legazioni e commesserie. E prima l’anno 1465, andandone a