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268 oratio defensoria

potuto fare [e] non ho fatto; ma voglio sperare in Lui: forse ha permesso questo a qualche buono fine acciò che io non mi lievi in superbia, acciò che io ricognosca ogni bene da Lui e non da me. Sono contento1 alla voluntá sua, ma lo prego bene con tutto el cuore che voglia che la veritá abbia el luogo suo, e che finalmente torni di me in quella buona opinione che giá soleva avere. Ma seguitiamo el parlare nostro.

Vedete di che qualitá io sono stato ne’ governi e con quanta nettezza e buono nome io sono vivuto; e se io sono stato cosí in cittá forestiere, dove sapevo non avere a vivere continuamente, e dove l’avere grazia e viva fama, subito che io ne fussi partito, non importava nulla, che si debbe credere che io sia stato quando ho maneggiato le cose vostre? Che conto è verisimile che io abbia tenuto di essere in buono concetto apresso a voi con chi avevo a vivere, e dove se bene avessi avuto mille sicurtá di non potere essere mai accusato, lo essere in buona opinione per infiniti rispetti mi importava assai, e pel contrario l’averla cattiva mi poteva fare grandissimi danni? Arò tenuto piú conto di quegli che non avevo mai piú a rivedere, e che non mi potevano né giovare né nuocere, che di coloro negli occhi di chi avevo a essere ogni dí, e da chi alla fine aveva a dependere la maggiore parte del mio bene e del mio male?

Andai in Lombardia giovane, povero, e fu la prima occasione che io ebbi mai di rubare: né la facilitá della etá né el bisogno non bastò a corrompermi; ed ora di etá di piú di quaranta anni, quando ho giá fatto abito di resistere tante volte alle corruttele, quando ho facultá non quante è la opinione degli uomini, ma quante bastano a uno animo modesto ed a vivere in questa cittá, arò cominciato a rubare? Arei potuto farlo allora con minore perdita, perché non essendo ancora esperimentato in questa spezie di cose, non avevo nome di incorruttibile; ed ora che avevo acquistato uno nome che, io non so del giudicio degli altri, ma al mio valeva piú che ogni

  1. In margine: vide an sit locus perorationis.