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210 oratio accusatoria

cavalli, affogare nelle signorie, ne’ titoli, nello illustrissimo signore, non l’aresti ricognosciuto per vostro cittadino, per simile a voi; ma considerata la grandezza delle faccende, la autoritá smisurata, el dominio e governo grandissimo, la corte e la pompa, vi sarebbe parso piú presto equale a ogni duca che a altro principe. Cosí quando era negli eserciti, non vi immaginate vedere uno vostro commissario, che per non essere e’ campi nostri piú grossi, né la autoritá della cittá maggiore di quello che la sia, e per molti altri rispetti, può parere grande negli occhi di ognuno, ma non supremo: non era cosí lui, trovandosi con tutta la autoritá in mano di sí grande principe come era uno papa, capo sempre e principale delle leghe in eserciti grossissimi, e dove erano tutti e’ grandi capitani e signori di Italia, tanti gentiluomini, tanta nobilitá; dove avendo grandissima occasione di fare utilitá e riputazione a molti, era non solo onorato ma quasi adorato.

Infiniti erano e’ concorsi, gli spacci, le faccende, le lettere delli imbasciadori, [de] príncipi e de’ duchi, insino del re di Francia, che gli venivano. Giá lui con le dimostrazione, co’ pensieri, con le voglie, con tutte le azione non sapeva piú di privato; giá le parole, e’ modi, la alterezza, el volere essere ubidito ed inteso a cenni, non erano altrimenti che di uno che fussi nato e vivuto sempre da principe, e che sempre avessi a vivere principe e morire. Fastidiva il titolo di commissario come inferiore alla grandezza sua: faceva chiamarsi luogotenente, che non è altro che dire di essere el medesimo che el papa. E crediamo che chi ha perduto tanto, non sia malcontento della ruina de’ Medici? Chi spera recuperare tanto, non desideri dí e notte la grandezza loro? Chi è uso tanti anni a vivere cosí, possa stare sotto la vita privata, possa fermare el capo sotto uno de’ nostri cappucci? Uno di noi se esce de’ signori, sta uno mese innanzi che possa assettarsi alla vita di prima; e nondimeno è officio di dua mesi preso da noi con animo di lasciarlo; è limitato, accompagnato, e che a dire el vero ha di signore poco altro che ’l nome. E noi crediamo che uno che giá undici anni continui ha avuto tanta utilitá,