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12 memorie di famiglia

de’ viniziani, acciò che el duca, insospettito di Parma, revocassi le gente sue di Bergamasco che premevano e’ viniziani; e perché si era veduto che questa andata non aveva fatto frutto, e dubitavasi che e’ viniziani non l’avessino procurata piú tosto perché noi non avessimo Lucca che per altro respetto, e però la cittá desiderava che el conte tornassi a campo a Lucca, e per detta cagione vi fu mandato Piero. E perché e’ viniziani non si contentavano che e’ ritornassi in Toscana, andò insino a Vinegia per persuader loro: e non vi si faccendo frutto alcuno, finalmente tornato al conte, operò tanto che lo condusse in Toscana contro alla voluntá de’ viniziani.

Di poi nel 1440, sendo Niccolò Piccinino a campo a Castel San Niccolò in Casentino, e trattandosi di soccorrere el castello, vi fu mandato insieme con Neri di Gino a vedere el modo; e’ quali si risolverono essere cosa troppo pericolosa e da non farla in modo alcuno. Di poi sendo stato rotto Niccolò Piccinino dalle genti del papa e nostre, e rivoltandosi lo esercito in Romagna, vi fu mandato commessario, e riebbe Portico, Doadola e San Casciano, ed insieme col legato del papa andò a ricuperare le terre della Chiesa.

Poco di poi strignendosi le cose in Lombardia fra la lega ed el duca1, essendo a rincontro el conte e Niccolò Piccinino, e parendo dovere seguire presto vittoria di una delle parte, fu mandato lá commessario, dove in brievi amalò, e morí in Martiningo castello del Bresciano nell’anno 1441. Oltre agli onori detti di sopra e la autoritá grande ebbe nella cittá,

  1. In margine:
     A dí 17 di giugno 1441, la signoria mandò per bullettino uno comandamento a Piero che per tutto di 26 dovessi essere a cammino alla imbasceria sua al conte Francesco Sforza.
     La causa vera dell’andata sua fu per vedere di recuperare e’ diecimila ducati che pagò di taglia a Otto Buonterzo, di che aveva alla mercatantia sentenzia contro al duca Filippo: iinbarcossi a Rimini, donde andò a Ferrara e poi a Vinegia per commissione della signoria, e di quivi in campo che era a Martinengo; dove ammalato el di medesimo o el sequente che arrivò, che fu circa 20 di luglio, fu portato a Brescia, e quivi mori a pochi dí di agosto.