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diario del viaggio di spagna 111

nel mare: è fiume grande e molto rapido. Da altra parte presso alla cittá corre el fiume di Durenza el quale poco di sotto entra in Rodano, fiume di poca utilitá perché non mena si può dire pesci né se ne vagliono gli abitanti, ma di danno assai perché di continuo rode e consuma el terreno; e quando el Rodano si congiugnessi con Durenza di sopra a Vignone, el re di Francia pretende che Vignone fussi suo, perché dice che el fiume si apartiene a sé; e per questa cagione non vuole che e’ vignonesi murino in sul fiume da quella parte. La cittá fu giá populosa e molto ricca rispetto alla corte, e molto mercantile, perché quivi si faceva la fiera e tutte le faccende che ora sono ridotte a Lione; oggi si passa di popolo, di ricchezze e di mercatantie; è universalmente mediocre di edifici, ma vi sono tre cose notabili: el palazzo dove abitava el papa a tempo che vi stava la corte, el quale e di grandezza e di muraglia è molto stupendo, benché si va a poco a poco consumando e rovinando per la mala natura de’ preti che attendono a consumare e trarre e non a mettere; le mura della cittá, che sono molto belle di grossezza di torre, di pietre e di essere bene lavorate1; uno ponte in sul Rodano allato alle mura della cittá, che ha ventitré archi grandi, e benché sia stretto, nondimeno è molto notabile, perché oltre allo essere lungo, fu difficile el fondarlo in su uno fiume sí largo e di tanta rapiditá, la quale cosa è causa che el ponte non va diritto perché sarebbe stato quasi impossibile avessi sostenuto tanto impeto, ma va torcendo e secondando la acqua.

Sono nella cittá pochi che sieno anticamente di Vignone; ma la maggiore parte vi sono o loro, o loro padri o avoli, venuti a abitare di nuovo; e nel governo della cittá tanto si travaglia uno forestieri quanto uno cittadino, anzi piú, perché per la terza parte del consiglio e ufici participano gli italiani, per la terza gli citramontani e per la altra gli originari, nel quale

  1. In margine: Avinio ventosa sine vento venenosa. Communemente di 4 in 5 anni vi è peste