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diario del viaggio di spagna 109

non che dal re si elegge uno della terra el quale è sopra la giustizia criminale e civile e si appella el giuge.

Partimo a dí 15 da Brianzone e passato con grandissima copia di neve una montagna circa a due leghe, e venuti a uno luogo che si dimanda Le Besse a principio del piano dove a una chiusa di montagne è una porta murata e forte, e scesi nel piano in su Durenza, ed entrati per una vallata chiusa da ogni banda di montagne, passamo da San Crispino, discosto alle Besse duo leghe, e la sera alloggiamo a San Chimenti discosto a una lega, che è uno villaggetto. Sono le leghe di questo paese, secondo dicono, tre miglia, ma a modo nostro quattro o meglio; che credo proceda perché sono misurate da quegli serrati trotti franzesi. Non può da Monginevra a qui essere quello luogo piú salvatico e piú inculto, e tutto montagnoso, e nondimeno è mirabile quanto sia pieno di villaggi e di case spicciolate, le quali ammucchiate si truovono in su quelle montagne in luoghi stranissimi e da non credere che vi potessino stare le capre.

A dí 16, partiti da San Chimenti e cavalcando per la medesima vallata, quando pel piano e quando passando una montagna, venimo a desinare a Ambrun, discosto due leghe: è cittá ed ha arcivescovo che si chiama Ebredunensis ed è sottoposto allo arcivescovo di Vienna; se fussi castello non sarebbe mala cosa, ma è ribalderia che sia una cittá. La sera venimo a Sorges, discosto leghe quattro; è villa da poco conto; cavalcasi per la medesima vallata ed è paese inculto, ma meno abitato che quello piú presso a Monginevra.

Da Sorges partimo a dí 17 e non potendo tenere la diritta a Talardo per esservi una rovinata grande fatta di nuovo, ce ne andamo da Gab cittadella discosto a Sorges leghe due: ha vescovo e chiamasi episcopus Vapiciensis; e di quivi rivolti a mano manca verso la Durenza, venimo a desinare a Talardo: è una villaccia di stato di Provenza, ma vi è uno castello che è bene edificato, del quale è signore el visconte di Talardo che è monsignore assai bene onorato in Francia; di quivi venimo a una villa chiamata Aquilana, lontana leghe due, dove