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libro primo 57


che si fará manco ragione? Perché e’ parenti, gli amici, e’ presenti e gli altri mezzi piegheranno chi ara a giudicare; né so se sareno piú sicuri da questi giudici forestieri che sono sopra el civile, che non si lascino maneggiare da’ prieghi degli amici e dalle corruttele, che non facevano allora che gli era dato diligente e particulare ricordo che tenessino la bilancia pari. E appresso a questi è forse vero che a tempo di Piero si facessi a instanzia sua qualche torto; ma se fu, fu rarissime volte, e so che voi non lo negate; ma non giá, forse mai, a tempo di Lorenzo; né aveva cancelliere o ministro che avessi avuto ardire di fare loro una raccommandazione, e credo che anche e’ cittadini dello stato ne facessino poche; e se ne facevano erano di poco momento, perché e’ giudici tenevano piú conto de’ ricordi del capo che delle instanzie d’altri. Cosí ne’ sei e nelli altri uffici andavano le cose civili nette dal canto dello stato, e la diligenzia che si faceva negli squittiní della mercatantia non veddi mai che avessi questo fine, né la riputazione mancò loro per questa causa, perché si sa che era mancata molto innanzi ed imbastardito quello giudicio, come fanno ogni di tutte le cose del mondo. Né e’ cancellieri che vi si tenevano a proposito loro, era a altro effetto che per pascere gli amici e forse per sapere gli andamenti e modi di ognuno, cognoscere le qualitá e passione de’ cittadini, per valersi di questa notizia; perché si stava a bottega a questo mestiero e si teneva conto e diligenzia di ogni cosa.

Queste ragioni servono cosí al criminale come al civile; né voglio però negare che è vero che nel criminale, cosí in Firenze come di fuora, bisognava avere spesso rispetto agli amici dello stato e dependenti da loro, pure o poco o assai, si puniva quasi sempre ogni delitto; ed a conservare bene la giustizia basterebbe assai che e’ delitti, da quegli in fuora che sono molto atroci, fussino puniti a dodici soldi per lira, pure che fussino puniti tutti. E’ casi scandolosi o di malo esemplo si gastigavano; ed in quegli a chi si aveva rispetto, si usava pure qualche destrezza di non lasciare disordinare le cose, e sempre era parte di pena sapere di avere offeso la mente di