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che le non vinchino questa provisione, la quale, perché allarga gli ufici che secondo el parere dí molti sono andati troppo stretti e giudicato che sia a beneficio della maggiore parte di voi, e piú difficile è el parlarne a chi è di quegli che hanno avuto corso con le piú fave, perchè sempre si crederrá che e’ parli per propria utilitá; nel numero de’ quali sendo io per grazia delle Prestanzie vostre, che si sono degnate darmi tutti e’ primi onori, cognosco che le parole mie non possono avere autoritá, e però, e per non potere dire cosa che forse non vi sia molesta, volentieri mi sarei stato a sedere; ma non avendo potuto per el comandamento de’ nostri eccelsi signori tacere, né volendo mancare dello uficio di buono cittadino, come farei se per acquistare grazia con le Prestanzie vostre dicessi altrimenti che io non intendo, vi priego che esaminiate bene le ragione che io dico, e se le saranno buone e di qualitá che le vi mostrino che questa provisione è dannosa, che voi non le ributtiate, per essere detto da persona che paia che ci abbia interesse, ma seguitiate quello che cognoscerete essere piú utile alla vostra cittá. — 2. Volentieri arei taciuto oggi, prestantissimi cittadini, dubitando che chi contradirá a questa provisione sará male udito dalla maggiore parte delle vostre Prestanzie, e perché credo che avendo io per grazia vostra avuto tutte le degnitá principali per le piú fave, sará facilmente interpretato che io parli per proprio interesse. Pure, poi che la ubidienzia de’nostri eccelsi signori m’ha condotto a parlare, ed avendo a parlare el debito mi sforza a dire quello che io intendo, prego le Prestanzie vostre m’abbino per escusato e che non mi condannino innanzi abbino inteso le ragione che io dirò le quali, se io non mi inganno, saranno tale che quelle non aranno causa di avere di me altro che buona opinione la quale hanno... avuta. — 3. Quanto piú io cognosco, prestantissimi cittadini, che contradicendo a questa provisione farò cosa molesta alla maggiore parte delle Prestanzie vostre e potrò venire in concetto di muovermi per lo interesse proprio, poi che per grazia di quelle ho avuto per le piú fave tutte le prime degnitá di questa cittá, tanto piú arei fuggito di venire in questo luogo, se io non coguoscessi essere si potente le ragione che fanno contro a questa provisione che io creda che le Prestanzie vostre, intese che l’aranno, non solo saranno chiare muovermi piú lo amore della patria che altro rispetto, ma ancora aranno piacere che io abbia detto liberamente quanto mi occorre. — 4. Perchè la provisione che si propone, prestantissimi cittadini, si stima che sia grata alla piú parte delle Prestanzie vostre, ognuno che la contradirá ará difficultá a persuadere che la non si vinca, ma molto piú se sará di quegli che sono stati onorati per le piú fave, perché sará a sospetto di parlare piú per lo interesse proprio che per la veritá; nel numero de’ quali essendo io, che per grazia di quelle ho avuto le prime degnitá della cittá, sarebbe stato forse piú prudenzia a tacere. Pure cognoscendo le Prestanzie vostre prudente e benigne, mi sono confidato... — 5. Giudico che sia uficio di ogni buono citt*...