Pagina:Guicciardini, Francesco – Dialogo e discorsi del reggimento di Firenze, 1932 – BEIC 1843020.djvu/35


libro primo 29


in perpetuo ne sono stati privati totalmente, come prodotti da radice infetta. Di che è riuscito el male doppio, perché non solo si è tolto a chi si doveva dare, ma ancora mancando questi, si è dato a chi non si doveva, ed esaltato a’ primi onori molte case ignobile ed abilitati allo stato infiniti plebei e contadini; e come tirannicamente disse Puccio, sforzatisi di riempiere el luogo de’ nobili col mettere indosso alla gente vile e’ panni di grana di san Martino.

È appiccata con questo capo la disonestá delle gravezze, perché coloro a’ quali hanno tolto gli utili hanno anche caricato di pesi maggiori. È notissimo quante nobilita, quante ricchezze furono distrutte da Cosimo, e poi ne’ tempi sequenti, con le gravezze; e questa è stata la cagione che mai la casa de’ Medici non ha consentito che si truovi uno modo fermo, che le gravezze si ponghino quasi dalla legge, perché hanno voluto riservarsi sempre la potestá di battere co’ modi arbitrari chi gli pareva. E certamente se avessino voluto tenere in mano questo bastone per usarlo solo contro alli inimici e sospetti, sarebbono alquanto piú escusabili, non lo adoperando per altro che per la sicurtá sua; ma si è veduto che se ne sono serviti a fare terrore a ogni generazione di uomini; e non potendo muovere con lo appetito delli onori e’ cittadini quieti e le persone non ambiziose che pretendevano piú alle mercatantie che allo stato, hanno usato quest’altro instrumento per farsi adorare e diventare con questo mezzo padroni di ogni cosa e di ognuno, e sforzare gli uomini a cercare di indovinare per ubidirgli nelle cose eziandio minime. Ho troppo dispiacere a fermarmi nella memoria di questa parte non che a parlarne piú; però passiano piú innanzi e ragioniano del terzo capo che io proposi, cioè di quella parte del governo che tocca alla conservazione ed augumento del dominio.

Dico che avendo e’ Medici sempre per ultimo fine el bene suo particulare, ed a questo tutti e’ mezzi dirizzando, le deliberazioni del pigliare o lasciare le imprese e del fare o conservare le amicizie, erano non secondo la utilitá della cittá,